Disturbi trattati

Disturbi affettivi o dell’umore

Si tratta di situazioni in cui si perde la normale variabilità dell’umore; la visione della realtà rimane fissa e spesso è colorata da tonalità estremamente negative. Questa grave tristezza ci pare irrisolvibile, tanto che se per esempio riceviamo una bellissima notizia il nostro umore non cambia, ma rimane irrimediabilmente depresso.

Disturbi depressivi

Consistono in stati di fortissima tristezza o irritabilità, che causano insonnia e/o cambiamenti nelle abitudini alimentari, come perdita assoluta dell’appetito o frequenti abbuffate. Inoltre, si verificano difficoltà a pensare e a fare programmi, anche quando si tratti di qualcosa che in precedenza ci dava piacere. Ecco, il senso di piacere è assolutamente svanito e soppiantato da pensieri di morte, talvolta fino a immaginare come reale la possibilità di suicidarsi. Ci si sente senza nessuna speranza.

Disturbi bipolari

Situazioni in cui gioia e tristezza si alternano e sono molto amplificate e comunque inframezzate sempre da periodi di normalità. Agli stati depressivi su descritti si sostituiscono improvvisamente fasi maniacali, caratterizzate da euforia e ottimismo spropositati; stima di sé, energia e impulsività sono smodate. Spesso si presentano deliri e allucinazioni, che portano la persona a credere cose non vere o inesistenti. Il pensiero maniacale è velocissimo e incapace di valutare le conseguenze delle azioni, portando il soggetto a scelte dannose come acquisti non alla propria portata, guida spericolata, promiscuità sessuale…

Disturbi d’ansia

Sono quelli che Freud etichettava come nevrosi, il cui sintomo comune è un forte stato d’ansia spesso senza una causa razionale.

Attacchi di panico

Stati di fortissimo malessere per cui in soli dieci minuti si verificano sintomi come il battito del cuore che aumenta all’impazzata, sudorazione, tremori, vampate, senso di soffocamento e/o svenimento, dolore al petto e/o al ventre, sensazione di distacco da sé, di impazzire e/o di morire.

Fobie

Paure irrazionali ma intensissime nei confronti di situazioni, luoghi, cose, animali che di per sé non costituiscono un pericolo reale. Nonostante ciò chi ne soffre percepisce l’oggetto della fobia come davvero spaventoso; la paura è tale da obbligare la persona a fare di tutto per starne lontano, attuando strategie di evitamento. Questo limita gravemente la vita, le possibilità di movimento e autonomia.

Disfunzioni sessuali

Sono legate alla sfera sessuale maschile e femminile, come il disturbo dell’erezione, quello da scarso desiderio, fino all’avversione verso il contatto genitale con il partner. Inoltre, figurano in questa categoria le difficoltà a raggiungere l’orgasmo, nonché l’eiaculazione precoce e il vaginismo, cioè dolore e difficoltà ad avere un rapporto sessuale a causa di contrazioni vaginali involontarie.

Disturbi da uso di sostanze psicoattive/stupefacenti

Si tratta di situazioni in cui la persona abusa o ha una dipendenza da sostanze tossiche come alcol, cocaina, eroina, nicotina, cannabis, allucinogeni, anfetamine, “smart drugs”, o anche farmaci.

La dipendenza è caratterizzata da tolleranza, cioè il bisogno di dosi sempre più elevate per raggiungere l’effetto desiderato e da astinenza (se la sostanza non viene assunta si verifica un grave malessere psicofisico e sintomi specifici come tremori, crampi, sudorazione alterata, disturbi del sonno, dell’alimentazione e sessuali, ansia, paranoie, deliri e allucinazioni, umore altalenante, aggressività e sintomi di craving, ovvero la smania di procurarsi la sostanza).

L’abuso riguarda situazioni in cui per almeno dodici mesi l’utilizzo delle sostanze ha conseguenze negative sulla vita della persona, come ritardi o crollo delle prestazioni a scuola o al lavoro; inoltre, l’uso smodato di sostanze mette in condizioni di rischio (guida spericolata) o porta a problemi con la legge.

Studi moderni hanno portato ad aggiungere ad abusi e dipendenze classiche come quelle appena descritte altre forme di dipendenza; ne sono esempio quella da acquisti compulsivi, da internet, dalla palestra, dal gioco d’azzardo, dalla pornografia…

Disturbi alimentari

Nei disturbi dell’alimentazione la persona attribuisce un’importanza estrema all’immagine corporea. Nell’anoressia nervosa c’è la tendenza a mangiare il meno possibile o ad abbuffarsi per poi eliminare quanto mangiato attraverso vomito o lassativi, il che ha pericolose conseguenze sul peso minimo previsto per età e statura. La paura di ingrassare è intensissima e la forma del corpo influenza enormemente l’autostima. Il ciclo mestruale tende a sparire.

Nella bulimia i soggetti spesso non sono sottopeso, ma neanche per forza troppo sovrappeso, in quanto usano condotte compensatorie (vomito autoindotto o lassativi), come detto per l’anoressia. Le abbuffate sono frequenti e accompagnate dalla sensazione di perdita di controllo.

Disturbi da somatizzazione

Si tratta dell’estremizzazione dei molti sintomi del disturbo somatoforme.

La persona colpita da problemi psicosomatici ha una grande sofferenza legata a veri e propri sintomi fisico organici; ne sono esempio fortissimi mal di testa, dolori all’addome, problemi di cuore, fastidi ginecologici, ma può essere colpita qualsiasi altra parte del corpo. A fronte di ciò, però, gli esami medici-strumentali non rivelano nessuna malattia, poiché in realtà la causa è psichica. La persona colpita patisce al punto da non riuscire a spostare l’attenzione dal suo problema.

La vita lavorativa e sociale risulta fortemente e negativamente condizionata.

Disturbi di personalità

Si tratta di modi di pensare, sentire e agire in modo estremamente rigido e inflessibile, che condizionano negativamente il lavoro e i rapporti affettivi e sociali, concretizzandosi in comportamenti che tendono a durare tutta la vita.

I più comuni sono il disturbo paranoide di personalità, quello schizoide e quello schizotipico. Il primo è caratterizzato soprattutto da atteggiamenti sospettosi, rancorosi e totale sfiducia verso tutto e tutti. Gli altri due vedono il soggetto distaccarsi dalle relazioni sociali e amicali e sono caratterizzati da freddezza emotiva, oltre alla presenza di comportamenti bizzarri e “pensiero magico”.

Altri disturbi di personalità caratterizzati da fortissima ansia sono il disturbo ossessivo compulsivo, quello evitante e quello dipendente. Nel primo c’è una fortissima preoccupazione per ordine, perfezionismo e controllo. L’evitante riguarda situazioni di rigorosa negazione del contatto tra persone, mentre nel dipendente si continua a chiedere di essere affiancati per prendere anche la più piccola decisione.

In un’ulteriore categoria figurano i disturbi più drammatici.

Il disturbo borderline è caratterizzato da una totale instabilità che investe l’umore, le relazioni e l’immagine di sé. Inoltre l’impulsività è marcatissima e riguarda la gestione del denaro, del sesso, e di ogni altra cosa possa portare danni, come la guida che diviene mortalmente spericolata o l’uso di sostanze che diviene facilmente abuso.

Nel disturbo narcisistico le caratteristiche sono il senso di grandiosità percepito dalla persona che ha continuo bisogno di ammirazione e la sua mancanza di reale empatia verso gli altri.

L’antisociale, come dice il termine, tende irriducibilmente ad infrangere i diritti altrui senza nessun rimorso.

Infine, la cosiddetta isteria o meglio disturbo istrionico vede il soggetto avere una emotività eccessiva e una continua ricerca di attenzione, spesso utilizzando modi seduttivi e teatrali.